LA CHIESA ABBAZIALE
L'ESTERNO:
All'esterno l'abbazia si presenta con la sua spettacolare e severa grandiosità.
Dalla presenza di colonnine addossate, si deduce chela facciata doveva avere un portico (simile nella struttura a quello di Casamari).
Il ricco portale presenta un arco a sesto acuto, interrotto da un architrave decorato da un grandioso mosaico, opera di marmorai romani.
Questo mosaico copre una iscrizione che attesta il contributo di Federico Barbarossa alla costruzione dell'abbazia.
Nella facciata un mirabile rosone formato da 24 colonnine coronate da archetti acuti.
La possanza della facciata è accentuata dall'esposizione dei potenti contrafforti.
L'INTERNO:
La chiesa a pianta latina a tre navate, divisa da sette pilastri congiunti da arcate a sesto acuto, con transetto.
Le navate sono coperte da volte a crociera, all’incrocio fra la navata e il transetto, sorge il tiburio
a pianta ottagonale, elevato di due piani e sormontato dalla lanterna, che sostituiva il campanile.
Detto tiburio non è l’originale perché fu distrutto da un fulmine nel 1595.
Nei due bracci, invece, sono ricavate quattro cappelline:
alla sinistra dell'altare, la sacrestia e una scala da cui i monaci dal dormitorio passavano direttamente in chiesa.
Il visitatore appena entra si ritrova in un interno grandioso e monumentale, ricco di spazi e di luci.