CARLO CONDELLO
Sonnino 23 maggio 2020
Leggendo e ascoltando i pensieri di noi Sonninesi in molti (i più superficiali) oggi ci staranno considerando
degli esaltati, molti altri non capiranno...
E il bello è proprio questo.
Il bello è sentire quel qualcosa dentro che ogni anno, il giorno delle Torce, ti fa tremare i polsi dall'emozione.
Quel nodo in gola alla partenza, perchè sai che si sta ripetendo, di nuovo, come ogni anno, qualcosa di talmente
grande da non poterlo spiegare semplicemente a parole.
Oggi per me sarebbe stato un anno speciale, sarebbe stato il mio trentesimo anniversario da Torciarolo e fa tanta
tristezza viverlo così.
Non dimenticherò mai quel giorno di 30 anni fa.
Non dimenticherò mai le lacrime di mia Madre quando mi ha salutato.
Nei suoi occhi un misto di orgoglio e paura per me, che a soli 9 anni ero in partenza insieme a Papà,
anche lui Torciarolo di vecchissima data.
Ci fu un po' di apprensione quel giorno in famiglia. Mio padre mi aveva promesso da tempo che sarei andato con lui,
ma quel giorno pioveva e faceva freddo (feci il cammino con la giacca da neve!!).
Mia madre non voleva, per lei non era il caso, ma non aveva fatto i conti con la voglia dei torciaroli,
che ormai si era impossesta di me e che da allora non mi ha mai lasciato...
Aldo Cardosi