GASPARE VENTRE
Viaggio nella fantasia
A.I.D.O.
È bello
Fortuna
Speranza
Solitudine
Ombra
Rinascere sotto la Croce
Dolore
Sogno d'amore
La festa
Perché Uomo?
Il compleanno
Acca Hospital Ospedale
Il mio paese
Il mercato immaginario...
Luna
Pace
Droga
Mare
Le mani giunte di Maria





LUNA
Oh luna, tu che hai ispirato e fatto fantasticare infinite generazioni
oggi in un mondo cambiato completamente,
tu lo preghi, affinché nel tuo rivoluzionare, i tuoi occhi possano
tornare a guardare al focolare dove le famiglie riunite
illuminate fiocamente da lumi tremolanti, pregavano.
Qualche gregge addormentato, qualche giovane cantare
alla sua bella innamorato, qualche cane che ti abbaiava
e qualche gatto cacciatore che con il suo miagolare,
distoglieva qualche ubriaco
che di nascosto chiedeva perdono al suo fiasco,
per averlo tradito al mattino bevendo acqua e non vino.
Oggi invece, l’uomo, posando i suoi piedi sopra di te,
con una forte carica di presunzione,
di colpo ha cancellato tutte queste semplicità;.
E tu mentre potresti mostrare gioia o letizia,
sei mesta, triste e insoddisfatta.
Ma già, l’uomo ti ha conquistata per farti vedere che cosa?
Un mondo allo sfascio, con la morte che menando con furor la falce,
mette uomini contro uomini, missili contro missili e ancora delinquenti,
mali e malati, drogati, usurai, sfruttatori.
Ma soprattutto, innalzando la bandiera gialla di questa nave,
che tristemente ti segnala a bordo non peste, ma fame,
ingiustizia e tutto ciò che di male ci resta,
senza dimenticare che la morte atomica con la scusa di proteggerci ci è
sempre vicina e a forma di ombrello o fungo balla su di noi la sua danza macabra.
È allora luna che i tuoi raggi già freddi, ci arrivano ancora più freddi
e come piovra cercano di unirci in un abbraccio,
speriamo non di morte, ma per far rimanere quel poco calore
che ancora fa credere nell’amore.
E far continuare così a sperare che gli innamorati,
guardandoti possano riprendere a sospirare,
che l’uomo possa tornare su di te a sognare, fantasticare e cantare,
come lo fu nel passato, per continuare oggi, sempre e non fermarsi più.