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Anno 997 dell’era di bronzo. Tra gli ulivi, una fanciulla di dodici primavere è intenta ad indagare i segreti della natura; all’improvviso sente chiamare il suo nome: ― Celeste! ― È la voce inconfondibile di suo padre che non vede da tre anni, si rincorrono ed il loro abbraccio diventa un perfetto connubio come tra cielo e terra. ― Padre, perché vi chiamano "Guardiano Supremo" e "Reggente della Casa Fuoco"? ― Yossef è disposto a raccontarle ogni cosa a suo tempo. Mentre da una parte riordina oggetti magici nel suo "Gran Salone", dall’altra è intento a trascrive le "Memorie d’Oriente" di un semplice - ma peculiare - viaggiatore che voleva tornare a casa.

L’esperienza esistenziale del diventare adulti è vissuta come un passaggio fondamentale in tutte le culture, tanto da essere ritualizzata in molti casi ancora oggi. Ciò si può comprendere all’interno del processo maturativo delle persone. A tale scopo l’autore in quanto Filosofo, Teologo e Pedagogo, ripropone in chiave neo-mitologica il cammino verso le "Virtù Umane" con la lente di ingrandimento posta sulle connessioni tra gli esseri viventi di ogni specie..