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presenta il libro di poesie in dialetto sonninese

"VENTO LASSA CACCOSA"

di Gaspare Ventre

DOMENICA 21 DICEMBRE 2008

Chiesa di San Pietro

ore 16,30

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Sono intervenuti:

Don Felice Aquino Parroco della Comunità di Sonnino, il Sindaco Gino Cesare Gasbarrone e lo storico Aldevis Tibaldi.

 Hanno inviato un messaggio per la mancata partecipazione il maestro Vincenzo Cerami, l’On. Verini, l’On. Peluffo, la dott.ssa Cynthya Russo (responsabile del Fund Raising dell’Ospedale Bambin Gesù)

L’opera fa parte di una più vasta ricerca e valorizzazione del dialetto antico di Sonnino, che ad oggi, con la presente pubblicazione, consta di tre volumi. E’ un tentativo di salvare il dialetto antico che è quasi irrimediabilmente perso, così come contaminato risulta il dialetto odierno. Come noto, l’importanza risiede nel fatto che con l’uniformarsi delle lingue si sta perdendo una parte del patrimonio culturale nazionale. Per la ricchezza delle espressioni e per le concettualizzazioni che sottostanno alle parole con cui si esprime un popolo, il dialetto va salvaguardato, così come l’Unesco rammenta frequentemente, a proposito della scomparsa delle lingue e dei dialetti.

L’opera di Gaspare Ventre non si concretizza solamente nella salvaguardia del dialetto, ma anche, indirettamente, nel ricordo di fatti, usi e costumi del passato, ormai presenti solamente nei ricordi degli anziani. Un esempio può essere utile. Il ricordo della ricorrenza del Corpus Domini, molto sentita dai sonninesi, che in dialetto si dice “lo sango sparso” da il là ai vari ricordi legati alle manifestazioni religiose, tra cui quella molto particolare de “le scurdie”, rievocazione popolare delle percosse e dei dolori patiti da Cristo, appunto ora completamente caduta nel dimenticatoio.

Nel libro non ci si trova di fronte quindi alle poesie che ci si possono aspettare da un poeta “classico”, ma a pezzi di storie, a pezzi di vita vissuta, a ricordi e usanze. Non ci si trova neanche di fronte alle sole poesie. C’è un dizionario, c’è una raccolta di storielle, di conte, di giochi per i bambini e ci sono delle sceneggiature teatrali. Come dice De Gregori nella sua canzone “Vai in Africa Celestino” del 2005, sono “pezzi di storia, … pezzi di lacrime e pezzi di persone.” Non è quindi un’opera monolitica, ma una serie di quadretti per rappresentare i diversi ambiti della vita.

La valorizzazione di questi elementi non rimane solo sulla carta, ma spesso viene fatta rivivere in rappresentazioni teatrali che la nostra associazione mette in scena anche sulla base delle opere di Gaspare Ventre, che poi si traducono, appunto, in sceneggiature scritte con la sua collaborazione, che arricchiscono ulteriormente le sue ricerche e che quindi giustamente trovano spazio nel suo libro che ci accingiamo a presentare come Associazione.

Va detto infine che l’importanza di tale opera non risiede solo nell’ambito culturale, ma “sconfina” anche nella vita sociale di ogni cittadino. Indirettamente, infatti, si può aiutare chi ha bisogno, in Italia e all’estero. Il ricavato del libro, al netto delle spese per la sua realizzazione, sarà devoluto in beneficenza, diviso tra varie associazioni che si occupano di aiuti ai bisognosi, ai malati e ai bambini. In primis sarà beneficiario l’Ospedale Bambin Gesù. Le cifre e gli enti beneficiari verranno definiti precisamente sulla base delle risultanze concrete delle vendite e, come per i libri precedenti, verrà data ampia pubblicità delle cifre e degli enti beneficiari stessi.
 

Giuseppe Ventre
Vicepresidente e responsabile
organizzativo dell’Associazione Zoraya