Alessandro Altobelli,
con 298 gol, è ancora oggi il terzo marcatore
italiano di tutti i tempi dopo Silvio Piola (364) e Giuseppe Meazza
(338) e nonostante questo non ha mai vinto la classifica dei marcatori
di serie A.
Spillo,
così viene soprannominato per il suo fisico
filiforme, segna 132 reti in A, 40 tra B e C, 56 in coppa Italia, 39
nelle coppe Europee, 25 in Nazionale maggiore e 6 nella Nazionale
giovanile. Ma ovviamente il suo gol più importante è quello che segna
a Schumacher nella finale Mondiale del 1982, l'ultimo gol azzurro di
quello storico campionato del Mondo. In Spagna Altobelli è la prima
riserva dell'attacco, gioca 10 minuti al posto di Rossi contro
l'Argentina, 20 al posto di Graziani contro la Polonia in semifinale e
81 in finale (subentra a Graziani dopo 7 minuti e lascia il terreno a
due minuti dal termine per dare spazio a Causio). Da campione del Mondo
gioca un grande Mondiale nel 1986 in Messico segnando 4 gol in 4 partite
ma l'Italia è una squadra spenta e appagata. Quando gioca la sua ultima
gara in Nazionale, la semifinale dell'Europeo del 1988 contro la Russia,
è il quarto marcatore azzurro di tutti i tempi dopo Riva, Meazza e
Piola.
La sua carriera inizia nella
"Spes",
squadra giovanile del
Sonnino, allenata da Gaspare Ventre. Fu lui a sceglierlo da quella
grande palestra di vita che un tempo era la strada. E di strada ne ha
fatta: passò al Latina, poi al Brescia, poi all'Inter.
Arriva in nerazzurro nel 1977 e ci resta per 11
campionati vincendo uno scudetto e due coppe Italia. Quando è sul
finire della carriera passa alla Juventus per poi chiudere in B di nuovo
con la maglia del Brescia nella stagione dei Mondiali del 1990. Esile ma
potente, preciso e tecnicamente molto valido, Spillo Altobelli è ancora
oggi l'attaccante italiano ad aver segnato il maggior numero di gol
nelle coppe Europee.
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