Non voglio tornare al paese
alla casa, alla chiesa,
dove più non ci sei e ti cercherei.
Nel tuo grembo ho imparato a saltare, a giocare
a scherzare con i grandi cugini,
alcuni nativi del luogo
altri venuti da Roma, vestiti di bianco eleganti,
a balbettare le prime parole, le prime preghiere
a scarabocchiare quel tuo piccolo libro prezioso
di salmi in latino che non lasciavi toccare a nessuno.
Mi hai lasciato, quel tuo antico prezioso libricino di salmi
dove piangevi d’amore sui miei scarabocchi
quando ero lontana e dove ora piango
sopra le antiche tracce del tuo pianto.