Si fa festa grande al mio paese
per la vigilia dell’Ascensione:
è la "Sagra delle torce".
Col fascino di secolari usanze,
nel pomeriggio inizia
la marcia penetenziale :
una salmodiante processione
s’inerpica per i crinali dei monti
lungo tutti i confini del territorio.
Al canto di antichi salmi
avanza per sentieri anfratti,
dirupi, massi e rocce
superando ogni disagio.
A sera, tra l’oscurità
del monte delle "Sèrre",
appare in lontananza
una lunga fila di torce accese,
tra spari di fucili e lanci di bengala.
Questi, fiori risplendenti nel buio,
brillano nel cielo; cascano a pioggia
in faville di luci rosse, verdi e gialle.
I canti rituali si perdono
nell'eco della notte
fino al sorgere dell'aurora.
Già sono state rivelate le "formule'"
per propiziarsi le forze occulte:
che presiedono alla vita
e si rinnovano, tra gli echi del passato.